Riabilitazione respiratoria nel Deficit Alfa-1 Antitripsina

Riabilitazione respiratoria

La riabilitazione respiratoria, anche conosciuta come riabilitazione polmonare, consiste in un programma multidisciplinare il cui scopo è quello di migliorare la funzionalità polmonare e la qualità della vita in pazienti con patologie respiratorie croniche, fra cui anche la broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Riabilitazione respiratoria alfa 1 at - Deficit di Alfa 1 At Antitripsina

La riabilitazione respiratoria si compone di diversi tipi di intervento:

  • Allenamento fisico
  • Formazione
  • Interventi psicosociali e comportamentali

Questi interventi vengono effettuati da un’équipe composta da medici, infermieri, fisioterapisti e altri specialisti come psicologi e assistenti sociali. Normalmente, l’intero programma si svolge all’interno di una struttura ospedaliera (ospedali a carattere riabilitativo o reparti specializzati nella cura respiratoria). In casi selezionati, il trattamento può anche essere eseguito a domicilio.

L’intero programma di riabilitazione deve essere formulato su misura per il paziente, in maniera commisurata alla sua condizione.

Allenamento fisico

L’allenamento fisico è di fondamentale importanza per migliorare la qualità della vita, riducendo gli effetti che la malattia ha nel quotidiano. Esso si compone di allenamento aerobico, allenamento della muscolatura respiratoria e allenamento della muscolatura degli arti. Fra questi, un punto importante della riabilitazione polmonare è sicuramente l’allenamento dei muscoli della respirazione. Il rafforzamento di tali muscoli è infatti in grado di ridurre la dispnea (una difficoltà della respirazione accompagnata dalla cosiddetta «fame d’aria»), facilitando le attività quotidiane come il lavoro e la camminata.

Formazione per la Riabilitazione respiratoria nel Deficit Alfa-1 Antitripsina

Anche in questo caso, la formazione è un intervento che si compone di numerosi aspetti. Da un lato, la formazione dei pazienti deve mirare a migliorare i loro comportamenti per preservarli da un peggioramento della malattia, come ad esempio il counseling per la cessazione del fumo. Inoltre, la formazione deve mirare a fornire ai pazienti degli strumenti da utilizzare attivamente per migliorare la qualità della vita (come, ad esempio, le strategie per risparmiare energia o le tecniche di respirazione).

Interventi psicosociali

È importante, inoltre, che il paziente sia accompagnato da figure competenti che siano in grado di fornire supporto psicologico. In questo modo è possibile ridurre quelle condizioni che potrebbero impedire al paziente di partecipare pienamente alle attività sopracitate (depressione, ansia e paura). Questo supporto comprende tecniche per la programmazione degli obiettivi, per la risoluzione dei problemi, per compiere decisioni, per l’aderenza al farmaco e per l’aderenza al programma di allenamento.

Fisioterapia respiratoria

La fisioterapia respiratoria si compone di manovre meccaniche atte alla rimozione delle secrezioni respiratorie che si accumulano nelle vie aeree, determinandone ostruzione. L’accumulo di tali secrezioni fa sì che l’aria non possa scorrere nell’albero respiratorio in maniera adeguata, con diverse conseguenze come il peggioramento della dispnea, l’abbassamento della saturazione e la maggiore suscettibilità a infezioni delle vie aeree. È importante che i pazienti con malattia polmonare siano ben attenti all’eventuale accumulo di queste secrezioni e delle loro caratteristiche (colore, quantità, viscosità, odore). Per evitare di rendere necessari interventi di maggiore importanza, infatti, è opportuno procedere con le cosiddette manovre di disostruzione. 

Esistono diverse manovre che possono essere proposte dal fisioterapista. Molte di queste manovre vengono eseguite dall’operatore sanitario opportunamente formato (generalmente in ambiente ospedaliero), ma esistono comunque degli esercizi che i pazienti possono facilmente imparare ed eseguire in autonomia, facendo riferimento alla seguente sequenza:

  • Posture e/o Pressione Espiratoria Positiva (PEP)
  • Esercizi respiratori
  • Tosse

Esistono poi anche dei trattamenti complementari all’ingombro bronchiale, che possono essere prescritti dal medico in caso di necessità. I principali farmaci sono: mucolitici, che rendono più fluido il catarro favorendone l’eliminazione; antibiotici, che combattono eventuali infezioni di natura batterica; broncodilatatori, che favoriscono il rilascio della muscolatura liscia aumentando il diametro delle vie respiratorie e diminuendone la resistenza; cortisonici, che combattono l’infiammazione contribuendo a ridurre la produzione delle secrezioni.

Tecniche di risparmio energetico

Come descritto, un aspetto importante della riabilitazione respiratoria consiste nella formazione del paziente e questa include anche l’insegnamento di tecniche di risparmio energetico che permettano di migliorare la sensazione di «fiato corto» durante le attività quotidiane. Questo tipo di formazione viene eseguita dal fisioterapista della respirazione. Possiamo individuare dei punti principali:

  • Durante un’attività inspirare dal naso ed espirare dalla bocca;
  • Inspirare durante movimenti che prevedono l’elevazione delle braccia e l’espansione della gabbia toracica ed espirare quando le braccia si abbassano e la gabbia toracica viene compressa;
  • Prima di uno sforzo, come il sollevamento di un peso, effettuare qualche respiro tranquillo per poi compiere lo sforzo in espirazione;
  • Imparare a conoscere il proprio respiro, riconoscendo quando fermarsi per evitare di arrivare alla sensazione di «mancafiato»;
  • Programmare le attività da svolgere, eventualmente includendo delle pause intermedie.

Per approfondire

Per avere maggiori informazioni riguardanti la riabilitazione respiratoria, gli esercizi di disostruzione delle vie aeree e gli esercizi per l’allenamento fisico, consulta il nostro opuscolo:

IL DEFICIT DI ALFA 1AT

Cos’è e in cosa consiste

Il Deficit Alfa-1 Antitripsina è una condizione genetica rara caratterizzata da livelli bassi o nulli di tale proteina nell’organismo.

IL DEFICIT DI ALFA 1AT

Come curarlo

La cura del deficit alfa 1 antitripsina prevede delle terapie per la malattia polmonare ed epatica e l’ossigenoterapia.

IL DEFICIT DI ALFA 1AT

Come Diagnosticarlo

Alcune semplici informazioni su come diagnosticare il Deficit Alfa-1 Antitripsina, chi deve fare il test e cosa fare se l’esito è positivo.

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Come curarlo

La cura del deficit alfa 1 antitripsina prevede delle terapie per la malattia polmonare ed epatica e l’ossigenoterapia.

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Vivere con il deficit

Vivere con il deficit di Alfa-1 AT richiede una riabilitazione respiratoria, l’eliminazione del fumo e un’alimentazione corretta.