Vivere con il deficit

Viaggiare

Viaggiare con il deficit alfa 1 at - Deficit di Alfa 1 At Antitripsina

Aver la possibilità di viaggiare e di muoversi in autonomia influisce positivamente sulla qualità della vita. Viaggiare per lavoro, fare una vacanza o far visita ai parenti e amici non è però sempre facile per coloro che hanno problemi respiratori. Le problematiche principali sono connesse al trasporto dell’ossigeno, alla sua reperibilità nei luoghi di villeggiatura, alla possibilità di ricarica degli stroller, ai mezzi di trasporto, al portare con sé i farmaci, al fatto che non in tutti i luoghi la sensibilità alla salute è la stessa, al clima e all’umidità.

Se hai in programma un viaggio e assumi farmaci quotidianamente oppure necessiti di ossigeno, non sarà sempre facile organizzare tutto, ma nemmeno impossibile.

Consigli pratici

L’obiettivo con cui devi iniziare a organizzare il tutto è minimizzare le sfide del viaggio per fare un viaggio divertente, sicuro e piacevole.

  • Innanzitutto, scegli il luogo e informati sulle condizioni climatiche presenti in quel periodo (temperatura, umidità, altitudine, pollini, presenza di epidemie…);
  • Scegli il mezzo di trasporto, confrontando vantaggi e svantaggi, anche in base alla distanza che devi percorrere;
  • Chiedi il nome e l’indirizzo di un medico di riferimento che potrebbe intervenire in caso di aggravamento del quadro clinico o di crisi acute o almeno il numero di telefono e l’ubicazione dell’ospedale più vicino.

Porta con te le medicine e assicurati di averne a sufficienza per tutto il viaggio. Porta anche una lista delle medicine prescritte, le indicazioni di quando e come devono essere assunte e delle ricette di riserva.

Se viaggi in compagnia assicurati che il tuo accompagnatore sia a conoscenza di ciò di cui hai bisogno in modo da capire le tue richieste e avere istruzioni per l’utilizzo dell’apparecchiatura per l’ossigeno.

È inoltre opportuno preparare e portare con sé la seguente documentazione:

  • Tessera sanitaria e tessera dell’eventuale esenzione;
  • Sintesi della propria storia clinica rilasciata dal medico curante in modo da avere un sommario delle tue condizioni di salute;
  • Lista degli eventuali alimenti o farmaci ai quali si è allergici o intolleranti;
  • Lista dei contatti e dei numeri di telefono da contattare in caso di emergenza, inclusi il tuo medico ed i tuoi famigliari;

Se ti stai recando all’estero è necessario avere anche:

  • Tessere Europea di Assicurazione Malattia – TEAM (o certificato sostitutivo provvisorio), che consente al cittadino europeo in temporaneo soggiorno all’estero di ricevere, all’interno dello stato appartenente all’UE, le cure mediche necessarie. La tessera, entrata in vigore in Italia il 1° novembre 2004, permette di usufruire delle prestazioni sanitarie coperte in precedenza dai modelli E110, E111, E119 ed E128. Per avere ulteriori informazioni contatta l’azienda sanitaria locale di appartenenza;
  • Scrivere accanto al nome di ogni medicina anche il principio attivo ed il dosaggio della confezione (mg per capsula, mg per compressa ecc), dato che non tutte le medicine hanno lo stesso nome, la stessa composizione o la stessa presentazione nei vari Paesi. 
  • È opportuno far tradurre in lingua inglese le raccomandazioni prescritte dal medico su cosa fare, specialmente in casi di emergenza.

È consigliabile sottoscrivere una polizza viaggio, poiché solo pochi Paesi membri dell’UE sostengono per intero le spese per le cure mediche. Una malattia o un incidente all’estero possono comportare spese supplementari di viaggio, di alloggio e di rientro in patria, per le quali è opportuno essere assicurati. A volte viene richiesto un deposito in denaro oppure una carta di credito. In paesi con un sistema sanitario come gli Stati Uniti è bene non recarsi affatto se sprovvisti di idonea copertura assicurativa.

A seconda del mezzo di trasporto che utilizzi, inoltre, è utile avere alcuni accorgimenti.

Viaggiare in aereo

Il viaggio aereo è sempre un evento piuttosto stressante, soprattutto se sei in ossigenoterapia. Viaggiando in aereo, infatti, diminuisce l’ossigeno e, mentre questo non costituisce un pericolo per le persone sane, può causare problemi a chi è affetto da malattie respiratorie croniche. Quando le condizioni generali di salute non sono ottimali, è importante conoscere e saper affrontare i rischi e gli inconvenienti che potrebbero presentarsi. Spesso, i problemi legati al viaggio aereo possono essere anticipati e prevenuti con semplici accorgimenti. 

È opportuno, al momento della prenotazione del biglietto aereo, spiegare, ove necessario, le proprie condizioni di salute, al fine di ottenere l’autorizzazione a volare. Venendone a conoscenza per tempo, le compagnie aeree possono adottare precauzioni particolari e venire incontro alle singole esigenze così da minimizzare i rischi per il malato. Alcune compagnie aeree richiedono una visita preliminare da parte di uno specialista della compagnia stessa, mentre per altre è sufficiente esibire un certificato medico per l’autorizzazione al volo.

Se utilizzi l’ossigeno, non rinunciare alla possibilità di viaggiare: è sempre possibile con un’idonea pianificazione. Nella programmazione del viaggio ricorda sempre di parlarne con il tuo medico e con lo specialista che normalmente vi segue per essere certi che il viaggio non comporti uno stress eccessivo. 

Viaggiare in autobus

Se viaggiate in autobus e siete in ossigenoterapia, ricordate di contattare la compagnia affinché possa prevedere una corretta assistenza.

Viaggiare per mare

La maggior parte delle compagnie da crociera consente ai passeggeri di portare a bordo un erogatore di ossigeno portatile. Verificate con largo anticipo presso la compagnia se esistono requisiti, politiche o procedure particolari per l’imbarco dei dispositivi per ossigenoterapia. Numerose sono le compagnie di crociera che prevedono un accesso facilitato per i pazienti con ossigenoterapia (compagnie facilmente reperibili sui siti internet).

Alcuni consigli riguardante il viaggio del nostro opuscolo:

Gli stili di vita nel deficit di alfa1 antitripsinaIl Viaggio