Chi deve fare il test del Deficit Alfa-1 Antitripsina

Chi deve fare il test

Vi sono specifiche linee che individuano tra i soggetti per chi deve fare il test del Deficit Alfa-1 Antitripsina

Chi deve fare il test di Alfa 1 at - Deficit di Alfa 1 At Antitripsina

I criteri per definire quali pazienti debbano essere sottoposti a test diagnostici, atti a verificare la presenza di deficit di AAT, sono stati definiti in un documento stilato congiuntamente dalla European Respiratory Society (ERS) e dalla American Thoracic Society (ATS) nel 2003. Da quell’anno, numerosi studi non hanno fatto altro che confermare e arricchire questi criteri.

Secondo le linee guida, è consigliato eseguire un test diagnostico a soggetti con:

  • Enfisema precoce (prima dei 45 anni) o in assenza di importanti fattori di rischio
  • BPCO (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva)
  • Asma bronchiale 
  • Bronchiectasie
  • Pneumotorace recidivante
  • Ipertransaminasemia (elevati livelli di enzimi epatici nel sangue) in qualsiasi soggetto (neonati, bambini e adulti)
  • Epatopatia inspiegabile (non riconducibili a infezioni virali o all’abuso di alcol)
  • Epatopatia neonatale
  • Pannicolite necrotizzante
  • Vasculiti C-ANCA 
  • Problemi vascolari come aneurismi, dissezioni e dissecazioni arteriose
  • Storia familiare di almeno uno tra: enfisema, bronchiectasie, epatopatia non altrimenti spiegabile, pannicolite
  • Storia familiare di deficit di Alfa1 Antitripsina (famigliari di primo grado)
  • Bassi valori di Alfa-1 globuline rilevati nel tracciato elettroforetico delle proteine (l’Alfa1 Antitripsina è infatti responsabile, da sola, del 90% della banda alfa)